Pasta secca: una questione di tempo e di grano
La pasta secca è la più diffusa sulle tavole italiane. Viene prodotta con semola di grano duro e acqua, ed è sottoposta a un processo di essiccazione che, quando svolto secondo metodi artigianali, può durare anche più di 24 ore a bassa temperatura. Questo procedimento consente di conservare la pasta a lungo e di preservarne le proprietà organolettiche.
La trafilatura è un altro aspetto fondamentale: la pasta secca trafilata al bronzo presenta una superficie più ruvida e porosa, ideale per trattenere il condimento. Al contrario, la pasta trafilata in teflon (tipica della produzione industriale) è liscia e meno capace di legarsi ai sughi.
Dal punto di vista gustativo, la pasta secca artigianale ha un morso più deciso, una consistenza che resiste bene alla cottura e un sapore che racconta la qualità della materia prima.
È perfetta per primi piatti con sughi strutturati: un buon ragù, una salsa al pomodoro rustico, verdure saltate o pesti profumati.
Conservata correttamente, dura mesi, rendendola ideale anche per una dispensa ben organizzata.
Pasta fresca: morbidezza, tradizione e sapore casalingo
La pasta fresca è un altro pilastro della cucina italiana, con origini radicate nelle cucine delle nonne e nei pranzi domenicali.
Generalmente è fatta con farina di grano tenero e uova, anche se esistono varianti senza uova (soprattutto in alcune tradizioni regionali, come le orecchiette pugliesi).
La sua caratteristica principale è la morbidezza dell’impasto e la delicatezza del gusto. Non subisce essiccazione, motivo per cui ha tempi di conservazione molto brevi e richiede refrigerazione.
La pasta fresca è protagonista di piatti più ricchi, come lasagne, tortellini, tagliatelle al burro e salvia o con panna e funghi. È perfetta quando si cerca una consistenza vellutata e un sapore più "avvolgente". Cuoce in pochi minuti e assorbe molto bene condimenti delicati, grazie alla sua texture morbida.
Pasta artigianale: secca o fresca, conta la qualità
Spesso il vero punto di partenza per scegliere tra pasta secca e pasta fresca non è il formato, ma la qualità del prodotto.
Una pasta secca industriale non potrà mai competere con una pasta fresca artigianale fatta con farine locali e uova di galline allevate a terra.
Allo stesso modo, una pasta secca lavorata lentamente, con grani italiani, trafilata al bronzo ed essiccata a bassa temperatura, potrà offrire un’esperienza sensoriale superiore a molte paste fresche di grande distribuzione.
Su Eatalico.it abbiamo scelto di lavorare con produttori italiani che curano ogni dettaglio del processo: dalla scelta dei grani antichi, alla trafilatura, fino al confezionamento. Questo vale sia per la pasta secca che per quella fresca.
Quindi, quale scegliere?
La risposta dipende da cosa vuoi preparare, ma anche da cosa vuoi raccontare nel piatto.
Se desideri un piatto ricco, morbido e avvolgente, la pasta fresca è la scelta perfetta. Se invece cerchi una base solida, versatile, dalla consistenza corposa e duratura, allora la pasta secca artigianale è imbattibile.
Il nostro consiglio è di provarle entrambe, magari in diverse preparazioni, per capire quale si adatta meglio al tuo gusto e alle tue abitudini.
Conclusione
La pasta, in tutte le sue forme, è parte del nostro DNA gastronomico.
Ma non tutta la pasta è uguale.
Scegliere un prodotto artigianale, fatto con cura, rispetto per la terra e passione per la qualità, significa onorare la tradizione e garantire a te e ai tuoi cari un pasto sano, buono e autentico.
Scopri la nostra selezione di pasta artigianale italiana su Eatalico.it e lasciati ispirare dalla qualità di chi, ogni giorno, lavora per portare il meglio del nostro paese sulla tua tavola. 🇮🇹