Caciocavallo Fresco di Latte di Vacca Modicana

Il caciocavallo fresco è un formaggio a pasta filata tipico della tradizione italiana, apprezzato per la sua consistenza elastica e il suo sapore delicato. La sua preparazione prevede l'utilizzo di latte di vacca crudo, preferibilmente proveniente dalla pregiata razza Modicana, che conferisce al formaggio un gusto distintivo e caratteristico.

Dopo la lavorazione del latte, che include la coagulazione con l'aggiunta di caglio, la cagliata viene separata dal siero e successivamente lavorata manualmente o con l'ausilio di macchinari specifici. Durante questa fase, il formaggio subisce una serie di manipolazioni che conferiscono alla pasta la sua caratteristica consistenza elastica e filante.

Il caciocavallo fresco si presenta con una forma cilindrica allungata e una superficie liscia. La pasta è compatta, ma morbida al palato, con un colore bianco latte. Il suo sapore è delicato e leggermente dolce, con una leggera nota di acidità.

Questo formaggio fresco è molto versatile in cucina e può essere consumato in diversi modi. Può essere gustato da solo, tagliato a fette sottili e servito come antipasto o condimento per insalate. È anche un ottimo ingrediente per la preparazione di panini, focacce, piatti di pasta, pizze e involtini.

Il caciocavallo fresco si presta bene anche alla cottura, poiché la sua pasta filante lo rende perfetto per gratinare piatti al forno o per preparare deliziosi panini imbottiti. Può essere fuso su verdure grigliate o utilizzato come ingrediente per piatti a base di uova, come frittate o quiches.

In conclusione, il caciocavallo fresco, realizzato con latte di vacca Modicana crudo, è un formaggio dal sapore delicato e una consistenza filante che lo rende versatile in cucina. È un'ottima scelta per gli amanti dei formaggi freschi e può essere apprezzato in molte preparazioni culinarie.

• Ingredienti: Latte di vacca Modicana crudo, sale, caglio.

• Formaggio a pasta filata

• Lavorazione: Il latte intero crudo coagula in una tina con caglio in pasta di agnello o capretto. La cagliata ottenuta, subisce una maturazione sotto scotta, viene successivamente pressata e distesa in un graticcio di canne; la pasta ottenuta è appesa “a cavallo” di un bastone, generalmente di legno, per favorire lo spurgo del siero. Il giorno successivo la pasta spurgata viene tagliata a fette, messa nel contenitore per la filatura. Modellata manualmente viene posta nel “tavoliere” di legno dove acquisirà la classica forma a parallelepipedo. Dopo una breve sosta in salamoia le forme vengono stagionate per un periodo che và da 7 a 15 giorni.